Artigiani di cultura. Interviste ai mestieri del libro

ARTIGIANI DI CULTURA. INTERVISTE AI MESTIERI DEL LIBRO

Presentazione di Benedetta Centovalli

Edizioni Santa Caterina,  2012 – (Quaderni del Master di editoria ; 4), pp. 128

EURO  10.00

Testi di Barbara Balduccio, Edoardo Casale, Ilaria Finotti, Marco Fogliazza, Alessandra Grossi, Alessandro Oliviero, Federica Tuzzi, fotografie di Camilla Marabelli.

In questo libro l’esperienza di chi lavora al servizio dei libri: aneddoti e curiosità raccontati dai protagonisti di Longanesi, Einaudi, Rizzoli, Mondadori, Mursia e altri. In sedici interviste i professionisti dell’editoria ripercorrono il viaggio del libro, dalla nascita all’approdo nelle mani del lettore. Ciascuno racconta del proprio mestiere perché, come ricorda Carlo Carena, «il lavoro editoriale è così elegante e così tangibilmente incisivo che ogni suo passaggio contiene una motivazione che altri non hanno».

Le interviste nel volume:

– Creare senza aver bisogno di Dio. Andrea Pinketts, autore (ALESSANDRO OLIVIERO)
– In medio stat virtus. Piergiorgio Nicolazzini, agente letterario (BARBARA BALDUCCIO)
– Creare la cornice. Ottavio Di Brizzi, direttore editoriale Bur (MARCO FOGLIAZZA)
– L’arte di vendere cultura. Fiorenza Mursia, direttore commerciale ed editore Mursia (EDOARDO CASALE)
– L’uomo invisibile. Carlo Carena, già segretario di redazione Einaudi (ALESSANDRA GROSSI)
– Castelli di carta. Maria Bastanzetti, redattrice Mondadori Junior (BARBARA BALDUCCIO)
– Il volto delle parole. Giacomo Callo, art director Mondadori (FEDERICA TUZZI)
– «Stile, educazione, carattere». Valentina Fortichiari, responsabile ufficio stampa Longanesi (ALESSANDRA GROSSI)
– Il sarto delle parole. Susanna Basso, traduttrice (FEDERICA TUZZI)
– Dare forma all’emozione. Paolo D’Altan, illustratore (ILARIA FINOTTI)
– Il collo della bottiglia. Lorenzo Martelli, direttore promozione Messaggerie Libri (ILARIA FINOTTI)
– Cover story. Stefano Salis, giornalista culturale del “Sole 24 Ore” (MARCO FOGLIAZZA)
– L’arte di promuovere e vendere cultura. Roberto Denti, Libreria dei ragazzi di Milano (EDOARDO CASALE)
– Conservare e distribuire cultura. Maria Paola Invernizzi, Biblioteca universitaria di Pavia (EDOARDO CASALE)
– Fra atolli di libri: il tesoro del Lingotto. Ernesto Ferrero, direttore editoriale del Salone internazionale del libro di Torino (ILARIA FINOTTI)
– Sospendere l’incredulità, prego. Sebastiano Fusco, lettore (ALESSANDRO OLIVIERO)

Dalla presentazione:

«Leggendo queste interviste a differenti figure dell’editoria italiana che con il loro racconto ripercorrono le fasi di progettazione, costruzione e trasformazione di un testo, dall’autore all’editor, al redattore, al grafico, fino al promotore e al libraio, senza trascurare i tanti mestieri che ruotano intorno alla fabbrica dei libri, l’elemento che colpisce è lo sguardo ricco di aspettative e di speranze che gli allievi del Master rivolgono al mondo editoriale. Protagonista di questo Artigiani di cultura è proprio quello sguardo e il suo farsi voce, un’ansia di futuro che interroga e indaga, un futuro prossimo a cui non si possono non rivolgere domande brucianti. Tra le righe, ma poi non così tanto tra le righe, prende corpo la realtà odierna, una realtà lavorativa soprattutto per i giovani fatta di precarietà e di scarsa attenzione, di disinvestimento sulla formazione professionale, sul talento e sulle capacità da sviluppare. Eppure, eppure tira un potente vento di cambiamento e all’orizzonte si può intravedere la possibilità di ridisegnare le forze in campo se solo sapremo stare in ascolto. Forse sta proprio in questo inevitabile confronto/scontro tra “editoria Novecento”, chiamiamola così, e “editoria Duemila”, il succo della riflessione. Cosa traghettiamo nel nuovo millennio dell’esperienza fondativa del secolo passato? […] Se da una parte l’editoria elettronica e il diffondersi dei devices favoriranno la crescita esponenziale degli e-book, dall’altro aumenterà la domanda di una editoria di qualità, selezionata, alta, confezionata a regola d’arte, che dovrà offrire quello che un libro elettronico non ha, carta e rilegatura di qualità, ottima stampa, grafica accurata e tattile, una specie di ritorno alla terra, alle origini della nostra storia di nipoti di Gutenberg. Oltretutto non ha mai bisogno di ricarica. Come racconta Asimov, ci può essere qualcosa di più moderno? Già, un libro di carta. Eppure». (BENEDETTA CENTOVALLI)