
Audiolibri: tra nuove tecnologie e prospettive future
Da un lettore per cassette utilizzato facendo jogging, al desiderio di poter conciliare la lettura con altre attività. Ecco come è nata l’idea degli audiolibri e di Audible.
Del mercato degli audiolibri, si sa, conosciamo poco: scarsamente indagato, presenta ancora tante zone d’ombra e, al tempo stesso, una grande possibilità di crescita. O almeno questo è quel che si pensa e si dice, valicando il confine nostrano e dando uno sguardo alla realtà europea. Volendo ipotizzare uno sviluppo analogo, sembrerebbe che anche nel nostro paese la realtà audio sia destinata a guadagnare spazio. Sarà davvero così?
Audiolibri: dati a confronto
I dati qui riportati sono stati presentati dall’AIE in collaborazione con Pepe Research nel corso dell’ultima edizione di Più Libri Più Liberi a Roma.
Stando agli ultimi rapporti dell’AIE – Associazione Italiana Editori, nel 2018 la percentuale di fruitori dell’audiolibro ha raggiunto il 7%. Il mezzo di consumo più scelto è stato lo smartphone (75% nel 2018).
Questo dato si può confrontare con quello della Gran Bretagna (dove si sale al 21%) e quello degli Stati Uniti (dove si raggiunge addirittura il 50%). I contesti di riferimento differiscono in termini di diffusione della lettura e della tecnologia e questo genera un panorama decisamente composito, dove l’audiolibro ha trovato il suo ottimo posizionamento.
Tornando al mondo italiano della “voce”, il percorso di crescita resta comunque innegabile: nel 2014 il mondo dell’audio era governato dalla radio (79%), seguita dagli audiolibri (13%) e infine dai podcast (8%). Oggi la radio ha ceduto terreno agli altri due formati (che hanno raggiunto rispettivamente il 22% e il 17% del totale).
Perché si sceglie l’audiolibro?
Le motivazioni che possono indurre al consumo di audiolibri sono piuttosto chiare: in una vita sempre più frenetica, nella quale è richiesto l’essere multitasking, “ascoltare” un libro piuttosto che leggerlo è un’attività che si concilia bene con la mancanza di tempo. Portabilità e conciliabilità con gli impegni: il benefit maggiore dell’audiolibro è quello di poter essere consumato in auto, in palestra, mentre si sbrigano altre faccende e così via. Altre motivazioni addotte riguardano la possibilità di ascoltare il libro in lingua originale o letto da un professionista. Si trova poi conveniente la formula dell’abbonamento. L’ascolto di audiolibri, infine, non affatica gli occhi e va incontro alle necessità delle persone con problemi di vista.
Ultime novità dal mondo dell’audio
Per concludere, ecco alcune notizie recenti possono indurci a riflettere ancora sull’importanza attribuita al mondo della voce.
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Bookinou: presentato durante la conferenza internazionale dell’elettronica di consumo CES 2020. Si tratta di un lettore di audiolibri pensato specificatamente per bambini tra i 3 e i 7 anni. Permette ai membri della famiglia di registrare storie con la propria voce, permettendo poi ai bimbi di ascoltare in qualsiasi momento. Si tratta di un tentativo di spodestare il tablet e avvicinare più possibile i giovanissimi alla lettura.
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Audio Lounge – Bologna Children’s Book Fair: anche quest’anno è stata confermata la presenza di un’area dedicata agli editori di audio nel corso della fiera di Bologna. Il fatto è di per sé significativo: l’importanza di questo tipo di prodotti è riconosciuta. Tornerà anche, per il terzo anno, Listen Up!, summit internazionale dedicato al mondo della voce.
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Spotify e i podcast: già da fine 2019, Spotify ha lanciato la sezione “I tuoi podcast”. La direzione è quella di puntare sempre di più su questo formato, tant’è che sono stati stanziati ben 500 milioni di dollari a sostegno del progetto. D’altra parte, anche i podcast hanno dimostrato la loro capacità di espansione. Chissà se, con questa attenzione forte ai nuovi formati audio, Spotify non deciderà di estendere il suo interesse anche agli audiolibri…
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Francesca Aliperta

