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Carlos Ruiz Zafón e il labirinto della casa editrice

Oggi, a meno di tre mesi dall’uscita de La ciudad de vapor in Spagna, pubblicata da Planeta, l’opera postuma di Carlos Ruiz Zafón esce in Italia nella collana Scrittori Italiani e Stranieri di Mondadori.

 

La ciudad de vapor, tradotto in italiano come La città di vapore, è una raccolta di racconti che chiude la saga de Il cimitero dei libri dimenticati. Vi fanno parte quattro romanzi, pubblicati tra il 2002 e il 2016: L’ombra del vento, Il gioco dell’angelo, Il prigioniero del cielo e Il labirinto degli spiriti. In Spagna, alcuni di questi racconti sono stati precedentemente pubblicati in periodici con cui Zafón collaborava. In Italia, invece, sono inediti.

La casa editrice tra realtà e finzione

La nota dell’editore è firmata da Émile de Rosiers Castellainef, il quale informa i lettori che Zafón progettava da tempo di riunire i racconti in un unico volume. L’autore voleva ringraziare “i lettori che lo avevano seguito durante tutta la saga, iniziata con L’ombra del vento”.

In occasione della pubblicazione de La città di vapore, ci addentriamo nel labirintico Cimitero dei Libri Dimenticati. Un fitto intreccio di elementi reali e fittizi rende sfocato il confine tra fantasia e realtà, a partire dalla nota dell’editore. Émile de Rosiers Castellainef non è reale, ma frutto della penna di Zafón, che ha costruito il personaggio sull’amico ed editore presso Planeta, Emili Rosales.

Carlos Ruiz Zafón o Julián Carax?

Nel mondo zafoniano, Émile de Rosiers Castellainef è l’editore di una casa editrice francese anch’essa fittizia, Editions de la Lumière, che compare sia ne Il gioco dell’angelo sia ne Il labirinto degli spiriti. A questa casa editrice appartengono i diritti di una saga altrettanto fittizia curiosamente intitolata Il cimitero dei libri dimenticati, esattamente come quella di Zafón. Tuttavia, la saga citata nel libro non è stata scritta da Zafón, bensì da Julián Carax, uno dei personaggi principali de L’ombra del vento. Un fatto ancor più curioso è la presenza nel primo libro della saga zafoniana di un’opera non a caso intitolata L’ombra del vento e scritta da Julián Carax.

A rendere ancora più indefinito il confine tra la saga di Zafón e quella di Carax è la marca editoriale di Editions de la Lumière: si tratta del disegno di una scala a chiocciola. La marca appare sulle copertine delle edizioni spagnole come per sottolineare ancora una volta che sono proprio quelli scritti da Carax e pubblicati da Editions de la Lumière.

Fotografie di copertina

Per quanto riguarda le copertine, nelle edizioni italiane della collana Scrittori Italiani e Stranieri si è scelto di mantenere le fotografie delle edizioni spagnole. Si tratta di fotografie storiche della Barcellona tra gli anni ’30 e gli anni ’60 del Novecento scattate da famosi fotografi catalani come Gabriel Casas, Martí Gasú e Francesc Català Roca. Quest’ultimo è anche autore dello scatto di una scala a chiocciola all’interno della Sagrada Familia, che ispira il marchio di Editions de la Lumière.

Fotografia di Francesc Català-Roca

Alla scelta di mantenere le foto di copertina originali fanno eccezione le copertine italiane dell’edizione illustrata tascabile, appartenente alla collana Oscar draghi.

Dicono di Carlos Ruiz Zafón

Nel giorno della prematura scomparsa dello scrittore, Emili Rosales ricorda che l’amico “non ha solamente avuto dei lettori, li ha anche creati”. La città di vapore è sia un omaggio di Zafón ai suoi lettori, sia un omaggio della casa editrice al suo autore.

La casa editrice Mondadori scrive che La città di vapore è

una vera e propria estensione dell’universo narrativo della saga di Zafón: pagine che raccontano la costruzione della mitica biblioteca, che svelano aspetti sconosciuti di alcuni dei suoi celebri personaggi e che rievocano da vicino i paesaggi e le atmosfere così care ai lettori.

Vecchi e nuovi lettori, non ci resta che correre in libreria!

Alice Faravelli