In evidenza,  Mondo Editoriale

Fumetti, un mercato in espansione. Un’analisi dopo Lucca Comics 2023

“Non ho avuto un’infanzia, ho avuto un’infanzia fatta di fumetti”. La citazione è di Jack Kirby, celebre disegnatore Marvel e storico collaboratore di Stan Lee, che rifletteva su quanto i fumetti avessero influenzato non solo la sua infanzia, ma tutta la sua vita. Nel nostro Paese il mercato del fumetto è sempre stato un settore editoriale piuttosto di nicchia: uno zoccolo duro composto da appassionati di lungo corso, ma relegati ai margini del mondo dell’editoria più mainstream, che si è sempre sostenuta sulla vendita del libro.

Dalla fine del 2019, e in maniera ancor più corposa dall’inizio della pandemia Covid, però, questo trend è andato sempre più a invertirsi. I dati AIE del 2020, infatti, a fronte di meno novità pubblicate in un anno, ci parlano di una spesa complessiva pari a 51 milioni di euro, il 41% in più rispetto al 2019. E se facciamo un salto in avanti al 2022, questo dato è ancor più impressionante: 107,8 milioni di euro totali: 8,6% in più rispetto al 2021 e addirittura quasi il 200% in più (199,8) se lo si confronta con il 2019, che possiamo prendere come anno di riferimento per segnare un prima e un dopo in termini di esplosione del mercato in Italia.

La più vecchia legge del mercato ci suggerisce che ogni qualvolta la domanda cresce, di conseguenza cresce anche l’offerta. E così è stato anche per il mercato del fumetto, con i manga a farla da padrone: 1726 nuovi titoli pubblicati, +13,5% rispetto all’anno precedente, e anche in questo caso la differenza rispetto al pre Covid è significativa: 629 titoli nuovi pubblicati in più all’anno non sono un dato da sottovalutare.

Questo incremento ha portato alla pubblicazione per la prima volta in Italia di autori e titoli molto importanti nel panorama manga come Demon Slayer di Koyoharu Gotouge o a Chainsaw Man di Tatsuki Fujimoto, che per mesi si sono attestati in vetta alle classifiche di vendita del mondo editoriale italiano, sbalzando autori di romanzi e saggi.

In Italia, insomma, c’è voglia di fumetto, e in particolare c’è voglia di manga: lo testimonia lo spazio che questi hanno ricevuto sia al Salone del Libro di Torino, sia al più recente Lucca Comics and Games, preso d’assalto da centinaia di migliaia di persone con numeri da record. Nonostante le gravi condizioni meteorologiche, infatti, sono stati 314mila i biglietti venduti per tutta la manifestazione, che è la più grande in Europa tra le fiere dedicate al mondo del fumetto.

In questo contesto, tra code chilometriche e dalla durata abnorme, con persone che hanno passato notti intere ad attendere l’incontro con il proprio autore preferito, c’è stato spazio per ulteriori “prime volte”, come quella di Naoki Urasawa, autore di 20th Century Boys, alla sua prima apparizione in Italia.

Questi numeri portano a un incremento delle singole copie vendute, e in questo il Lucca Comics and Games ha influenzato pesantemente: rispetto al 2019 il mercato del fumetto ha registrato il 260,5% in più in termini di copie vendute, con 11 milioni totali: un numero impressionante, reso possibile anche dal crescente spazio che i fumetti, e i manga in particolare, stanno avendo all’interno delle librerie. Le librerie di catena in particolare rappresentano la stragrande maggioranza dei canali di vendita presso cui i fumetti vengono acquistati.

Se ci addentriamo all’interno di una libreria Feltrinelli o Mondadori è sempre più frequente, infatti, trovare interi scaffali, quando non addirittura interi piani, dedicati ai manga e al mondo del fumetto in generale. Anche in questo caso un’inversione di tendenza rispetto al passato, in cui i fumetti erano riservati a punti vendita specializzati come le fumetterie, nelle quali l’esperienza stessa di acquisto era molto diversa rispetto a quella che si può provare in una libreria di catena.

Le librerie metteranno fuori mercato le fumetterie dunque? Forse sarebbe meglio dire che l’espansione del mercato editoriale del fumetto cambierà ulteriormente il modo di approcciarsi a una fumetteria, che potrebbe diventare sempre più un ritrovo per appassionati di lunga data, in cerca di un luogo di confronto e di consigli da parte degli addetti ai lavori. La libreria, invece, rappresenta il luogo ideale per chi si approccia per la prima volta, o in modo più “casuale” e meno “impegnato” al mondo dei fumetti, dove trovare i principali titoli mainstream e quelli più venduti.

A giugno 2022, inoltre, è arrivato un ulteriore punto di svolta per il mercato dei fumetti in Italia: Mondadori, infatti, ha acquisito il 51% di Star Comics, la casa editrice specializzata in manga più influente e importante in Italia. Con questa acquisizione Mondadori ha potuto mettere il piede in una fetta di mercato che fino a quel momento aveva solo marginalmente toccato, e grazie alla diffusione presso le proprie librerie di catena ha potuto avvicinare a sé un pubblico totalmente nuovo, che per larghi tratti non era mai entrato in una libreria se non per acquistare materiale scolastico.

I dati dei primi quattro mesi del 2023 confermano il trend positivo rispetto al pre pandemia, ma un leggero rallentamento rispetto ai dati dell’anno scorso in quanto alle vendite per genere, con i fumetti per bambini e ragazzi che calano del 12% e con i manga che, fino ad aprile avevano ricavato 4 milioni di euro in meno rispetto all’anno precedente. Eppure, adesso, il mondo del fumetto è una realtà solida con la quale fare i conti e operare scelte mirate: lo spazio per espandersi c’è, visto che, pensando ai manga, sono ancora molte le opere giapponesi non ancora esportate in Italia. Il rischio è quello di una saturazione che può sembrare dietro l’angolo visto il trend dei primi mesi di quest’anno, ma sono dati che non fanno i conti con l’effetto Lucca Comics e Games Week, appena conclusasi a Milano. Diventa, dunque, ancora più importante cercare di selezionare con cura i titoli, cercando di proporre qualcosa di innovativo e brillante, magari sfruttando il traino del cartone animato per scovare il prossimo Demon Slayer.