Valentina Voch
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Digitale, che passione! – Intervista a Valentina Voch

Negli ultimi decenni anche l’editoria è entrata sempre più nel mondo del digitale. Il formato ebook, nato nel lontano 1968 e diventato oggi un elemento imprescindibile per gli editori, ha tuttavia diviso il parere dei lettori più forti. Meglio la cara vecchia carta? O la comodità di avere in tasca infiniti titoli sempre a disposizione? Di sicuro i vantaggi sono tanti, come la possibilità di leggere le prime pagine in anteprima, acquistare un libro in qualsiasi momento e luogo con un click, poter accedere a dizionari ed elementi multimediali nel momento stesso in cui si legge e molto altro. Negli anni il formato digitale è migliorato enormemente e oggi i migliori device imitano l’estetica del cartaceo senza problemi.

Nell’articolo intervista di oggi risolviamo insieme a Valentina Voch, consulente digitale per diverse case editrici (tra cui Il Saggiatore, minimum fax, Bompiani e Interlinea), alcuni dei dubbi che ci sono venuti parlando di ebook nelle nostre lezioni.

di: Elisa Bernardi / Master Editoria 2020

Elisa Bernardi: Molti tra i lettori più accaniti sono contro gli e-book e la versione digital del caro vecchio libro. Cosa l’ha spinta a occuparsi di libri digitali rispetto ai cartacei?

Valentina Voch: Passione per la lettura e la tecnologia (e forse anche molti traslochi e pendolarismo). Mi occupo di ebook fin dall’inizio ed è stato interessante vedere come a poco a poco il panorama editoriale si sia aperto a questa novità e alle possibilità offerte. Pur rimanendo alcune, per fortuna sempre meno, posizioni di chiusura, è bello vedere come l’ebook è stato inteso sempre più come una nuova possibilità di lettura che nulla toglie al cartaceo.

E. B.: Quali competenze bisogna avere per occuparsi di e-book? Quanto è il tempo di realizzazione di questo prodotto?

V. V.: Bisogna aggiornarsi sempre e ricordarsi di fare anche molto affidamento sul proprio ruolo di lettore. Avere nozioni di codice e rimanere aggiornati su nuovi standard e device disponibili. Prestare sempre attenzione al mercato per vedere cosa può essere realizzato di nuovo e come si può migliorare l’esperienza di lettura. Invece i fattori che incidono sul tempo di realizzazione di un ebook sono diversi: dalla tipologia da fare (un ebook fluido per un romanzo con solo testo o un ebook a layout fisso per un fumetto, per fare alcuni esempi), alla progettazione della struttura (per evitare che l’ebook sia una mera trasposizione del libro cartaceo), ai software da utilizzare, ai diversi elementi da lavorare per avere un ebook il più snello e funzionale possibile.

E. B.: Alcuni libri possiedono sia la versione e-book sia quella cartacea, mentre altri no. Come si decide in casa editrice quali titoli devono essere pubblicati anche in digitale? C’è qualche criterio di convenienza, oppure di notorietà dell’autore?

V. V.: In parte dipende dagli accordi presi con gli autori, e poi da scelte editoriali della casa editrice. Nei primi anni di vendita degli ebook la scelta di molte case editrici è stata quella di rendere mano a mano disponibili titoli di catalogo e poi, se i contratti lo prevedevano, anche la versione digitale delle nuove uscite. Oggi la maggior parte dei nuovi titoli immessi sul mercato prevede la doppia versione dando così modo al lettore di scegliere il formato che più preferisce.

E. B.: Passiamo alla questione prezzi. Alcune case editrici distribuiscono i propri e-book con prezzi sì ridotti, ma non così distanti da quelli della versione cartacea. Altre li mettono in vendita alla modica cifra di 0.99€. Perché questa distinzione lampante? Si guadagna veramente con un prezzo così basso? E come viene diviso?

V. V.: Quando si calcola il prezzo di un ebook viene tenuta in considerazione tutta una serie di elementi tra cui anche la possibilità di accedere a future promozioni sugli store. Quando si sceglie il prezzo per un ebook si tengono in considerazione i mercati di riferimento e si fanno ragionamenti diversi in base al genere di appartenenza. Ad esempio se dobbiamo decidere il prezzo da dare all’ebook di un romance ci sarà un discorso di concorrenza molto diverso rispetto a quello che si potrebbe fare per un saggio scientifico. Il prezzo viene poi suddiviso in percentuali diverse tra distribuzione, store, editore e autore (con quote che variano in base ai diversi contratti stipulati).

E. B.: Con la nuova legge del libro, attiva da marzo 2020, le case editrici potranno mettere a disposizione dei lettori i libri con uno sconto relativamente alto per un solo mese all’anno, mentre per il resto del tempo le vendite saranno regolate da uno sconto massimo del 5%. Cosa cambia invece per gli e-book e le offerte di questo?

V. V.: Come già successo con la legge Levi, anche con quest’ultima legge le nuove disposizioni non si applicano agli ebook, dove quindi il ventaglio di possibilità promozionali è rimasto invariato.

E. B.: Per quanto invece riguarda i libri illustrati e i fumetti quali sono i device migliori per visualizzarli (tenendo conto che solitamente i lettori e-reader non hanno la visualizzazione a colori, ma solo in grigio e le dimensioni di questi prodotti sono più particolari)? Sono realizzati con la stessa frequenza degli altri generi?

V. V.: I device ideali per visualizzare fumetti o libri illustrati sono senz’altro i tablet. In questo modo il colore e la risoluzione delle immagini restano di ottima qualità e la visualizzazione permette un’esperienza di lettura perfetta. Negli anni è sempre più alto il tasso di lettura di ebook su smartphone e dati gli schermi sempre più grandi, anche qui si può avere un’esperienza di lettura niente male. Per alcune tipologie di ebook illustrati o di manualistica con layout più complessi anche il computer risulta essere molto utilizzato (specie se il libro viene letto per studio o lavoro). Con i fumetti c’è ovviamente il discorso del collezionismo da considerare. Questo rende il lettore molto legato all’edizione cartacea, ma le possibilità offerte dai libri digitali consentono una lettura senz’altro all’altezza.

E. B.: Oggi è sempre più diffusa la pratica degli instant book. Quanto questi approfittano della versione digital e quanto questa nuova “moda” dipende dal successo che gli e-book hanno guadagnato negli ultimi anni?

V. V.: L’instant book permette a editori e autori di rendere disponibili i propri contenuti in un lasso di tempo ristretto potendo così far leggere il proprio libro nell’immediato. In questo modo si può sfruttare al meglio uno dei punti di forza dell’ebook che risiede appunto nel poter essere disponibile sul mercato entro poche ore dal “visto si stampi” redazionale. Risulta quindi perfetto per tutti quei libri che affrontano temi di stretta attualità e che hanno bisogno di essere disponibili al lettore quando il tema affrontato è ancora “caldo”.

E. B: Durante il lungo periodo di quarantena, molte case editrici hanno messo a disposizione diversi titoli gratuitamente e anche i lettori hanno ripiegato molto sul libro digitale, data l’impossibilità di recarsi nelle librerie. Questo “obbligo” potrebbe rendere più abituale l’uso degli e-book e portarlo a guadagnare più visibilità e accoglienza tra i lettori tradizionali?

V. V.: Il Rapporto annuale dell’Istat 2020 ha confermato che il lockdown ha portato gli italiani a leggere di più, soprattutto nei formati online. La cosa più interessante è che non solo gli italiani abbiano letto di più in digitale che su carta ma che siano raddoppiati i lettori. «Vi si è dedicato il 62,6% della popolazione (il 64,5% uomini, il 60,8 donne), leggendo libri, riviste, quotidiani, ecc., a fronte del 29,6% rilevato nell’ultima indagine». Nello specifico, la lettura di e-book e/o libri online «ha riguardato il 7% della popolazione soprattutto giovani, due terzi dei quali donne». Non possiamo sapere se il passaggio al digitale rimarrà per tutti i lettori che ne hanno fruito durante il lockdown, ma sicuramente è interessante sapere che la lettura ha conquistato molti italiani durante il periodo della quarantena e con cifre piuttosto elevate considerando la disaffezione alla lettura registrata negli anni.

grafico istat lettura in quarantena