Recensioni

Donne da un altro pianeta: la lotta di Ono Miyuki contro le convenzioni

 «Quand’è stata la prima volta che ho pensato di voler mangiare un uomo?»

 

Si apre con questo macabro interrogativo la raccolta di racconti Donne da un altro pianeta della scrittrice giapponese Ono Miyuki, arrivata in Italia a ottobre 2023 per Atmosphere Libri nella traduzione di Anna Specchio.

La raccolta è composta da cinque racconti, che vanno dalla fantascienza al distopico e sono accomunati da un filo conduttore: una feroce denuncia al patriarcato, un’aspra critica a un sistema malato fatto di pregiudizi e discriminazioni, un urlo contro un mondo di giorno in giorno distrutto dall’inquinamento.

Fatta eccezione per Vendere il proprio corpo – che, come spiega la traduttrice Anna Specchio nella postfazione al volume, è andato a sostituire il racconto Birthday – i testi rispettano quelli dell’edizione giapponese, così come l’illustrazione di copertina, pur essendo questa adattata alla grafica che Atmosphere Libri riserva alla sua collana dedicata all’Asia: “Asiasphere”, appunto.

Donne da un altro pianeta, primo racconto che dà il titolo alla raccolta, è ambientato in una società in cui, per cercare di sopravvivere a guerre, inquinamento e pandemie, vengono iniettati virus geneticamente modificati nei corpi umani allo scopo di riscriverne il DNA, operazione a cui solo le donne riescono a resistere. Come risultato, si trasformano in esseri dalla forza sovrumana alti due metri, ricoperti di squame e dotati di temibili zanne. Queste donne non abitano più sulla Terra ma su un satellite, Jung, e hanno due compiti fondamentali: scendere sulla Terra per dare la caccia agli uomini e servire nell’esercito. Tale caccia ha un duplice obiettivo, che rimanda all’incipit sopracitato: consumare un rapporto con un uomo al fine di procreare e, dopodiché, mangiare l’uomo in questione.

 

Ogni giorno osserviamo il globo terrestre da lontano, siamo incoraggiate a riprodurci e a ucciderci, senza dimenticare di applicare il mascara.

 

Pyua (Pure, titolo originale di questo racconto e dell’intera raccolta in patria) compare in Giappone nel 2019 sulla rivista “S-F Magazine” della casa editrice Hayakawa shobō, e in seguito viene pubblicato anche sulla piattaforma Note, gestita dallo stesso editore. In breve tempo raggiunge centinaia di migliaia di visualizzazioni e, nel 2020, viene pubblicato in formato cartaceo insieme ad altri quattro scritti dell’autrice.

Nello stesso anno, in uno speciale yuri – termine con cui si designano le storie d’amore fra donne – della stessa rivista, compare Vendere il proprio corpo (Karada o uru koto), secondo racconto incluso nell’edizione italiana. Ispirato alla pandemia del Covid-19, il mondo qui descritto è devastato dall’inquinamento e dai virus, e l’aria pulita è un privilegio a cui solo i più abbienti possono accedere. Tutti gli altri sono costretti a prostituirsi o a vendere (letteralmente) parti del proprio corpo per sostituirle con pezzi robotici con tanto di batterie da ricaricare.

Tematiche yuri ricorrono anche nel terzo racconto, To the moon, che narra dell’incontro fra la protagonista e la sua migliore amica, un selenita: si tratta di esseri arrivati dalla luna milioni di anni fa per i quali, a una certa età, vi è la possibilità di cambiare cellule e assumere i loro connotati originali.

In Concepimento fantasma, invece, la protagonista Zeth si lascia convincere da suo padre, uno dei più importanti biologi del paese, a donare i suoi ovuli perché vengano fecondati con il seme di una specie ormai estinta al fine di crearne una perfetta.

Infine Eiji, il racconto che chiude la raccolta, appare come uno spin-off di Donne da un altro pianeta.

Ono Miyuki, nata a Tōkyō nel 1985, esordisce nel 2015 con la sua prima raccolta di saggi Kizuguchi kara jinsei (La vita dalle ferite). Al momento, i suoi scritti non sono stati pubblicati in inglese.

In occasione della sua pubblicazione, l’autrice ha svolto un tour di presentazione del libro in Italia e ha arricchito la presente edizione di una breve prefazione in cui parla del suo amore per il “Bel Paese”. Secondo Ono, le donne sono chiamate a rispettare tutta una serie di requisiti: essere buone madri e mogli impeccabili, lavorare sodo e apparire attraenti ma, anche quando ci riescono, si sentono dire di non essere abbastanza.

 

C’è una forte pressione sociale che ci spinge a diventare “donne ideali”, le stesse donne che in Pure sono considerate “donne onorarie”. Ma è chiaramente impossibile!

(da Donne da un altro pianeta, postfazione di Anna Specchio, Atmosphere Libri, 2023)

Rosalia Feraudo