Eventi,  In evidenza,  Mondo Editoriale,  News

Il premio John Fante – La realtà di Torricella Peligna (Abruzzo)

Nella vasta realtà dei premi letterari, tra i quali basterà citare il premio Strega o il premio Campiello, è bene focalizzarsi anche sulle realtà regionali che possono eventi di tutto rispetto: è il caso del premio John Fante, detto anche “Opera Prima”. La manifestazione fa parte di un festival letterario intitolato “Il dio di mio padre”, riconosciuto a livello internazionale e dedicato allo scrittore italoamericano John Fante. Si tiene ogni estate nel paese di Torricella Peligna, in Abruzzo, paese d’origine della famiglia Fante, in particolare del padre Nick (muratore che emigra all’inizio del Novecento negli Stati Uniti).

Il festival è una proposta culturale di ampio respiro che si sviluppa in sezioni parallele dedicate ad autori, tematiche particolari, letture e incontri stimolanti con una prospettiva transnazionale e interculturale. Oltre alla divulgazione dell’opera e della biografia di John Fante, l’evento vuole essere prima di tutto un’occasione per riflettere sulla contaminazione e l’incontro di mondi diversi. Il premio, più nello specifico, si rivolge a scrittori esordienti del panorama nazionale – da qui il titolo di “Opera Prima”. Questa scelta riflette la personalità di Arturo Bandini, protagonista di alcuni tra i più famosi romanzi di John Fante: si tratta di un aspirante scrittore di origini italiane che tenta di fare carriera nella Los Angeles degli anni trenta. 

Il premio è stato inaugurato nel 2008 e ha visto tra i partecipanti autori che ancora oggi rientrano nel panorama “di spicco” della filiera editoriale, prima fra tutti Donatella Di Pietrantonio (vincitrice del premio Campiello grazie all’Arminuta) con il romanzo d’esordio Mia madre è un fiume.

 

 

Il premio si articola in tre fasi di selezione: nella prima intervengono quattro gruppi di lettura di ambito universitario, ovvero il Dipartimento di Lettere, Arti e Scienze Sociali dell’Università degli Studi Gabriele d’Annunzio (di Chieti-Pescara) coordinato dal professor Mario Cimini; il gruppo della Biblioteca Vilfredo Pareto della Facoltà di Economia dell’Università di Tor Vergata, insieme al gruppo di Giurisprudenza; e la Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università di Teramo. La scelta dei semifinalisti avviene tramite giudizio o recensione e le prime dieci opere vengono sottoposte al vaglio di una giuria di letterati, tra cui Nadia Terranova. L’ultima fase, che decreta il vincitore del premio, è presieduta da una giuria tecnica e da una giuria popolare, composta da cinquanta lettori del territorio abruzzese.

La premiazione, quest’anno, si terrà nelle date del 19, 20 e 21 agosto e parteciperanno opere prime di narrativa (romanzi o raccolte di racconti) scritte in lingua italiana e pubblicate in Italia nel corso dei quattordici mesi precedenti la scadenza del bando. La scorsa edizione – la sedicesima dall’inizio del festival – ha visto la vittoria dell’opera Di guerra e di noi di Marcello Domini, pubblicato dalla casa editrice Marsilio. A trionfare, quindi, è stata la storia di due fratelli, narrata nell’arco temporale delle due guerre mondiali (dal 1917 al 1945); un “romanzo popolare”(com’è stato definito) che ha sottolineato un forte interesse da parte dei lettori per le storie di famiglia, in cui sensibilità e segreti si intrecciano in una fitta trama di azioni, caratteristica portante del festival John Fante. 

Oltre all’importanza che riveste nel panorama culturale italiano, il premio è una splendida occasione per l’Abruzzo di mostrarsi agli occhi della nazione come una regione ricca di risorse e possibilità, che punta alla valorizzazione dei talenti e della ricerca scientifica nel campo della letteratura nazionale e internazionale, con la voglia di partecipare all’incontro tra culture diverse e che guarda al futuro mettendo davanti le nuove generazioni:

[…] Perciò qui nel mio cuore, nella mia Piccola Torre,

oggi John Fante vive ancora

Il mio Dio! La mia ispirazione!

Il mio migliore amico. 

(Dan Fante, Torricella Peligna 2008)

 

Eleonora Lizzul