Vassalli
Edizioni Santa Caterina

La cinquina dello scandalo – Visto si premi

Vassalli«Vincere un grosso premio letterario serve all’editore per promuovere le vendite. Vincere un grosso premio letterario può servire anche all’autore del libro premiato per fare i conti con la propria visione del mondo»
– Sebastiano Vassalli

1990. Quarantaquattresima edizione del Premio Strega. Quando ancora ogni casa editrice presentava un solo autore per rappresentarla durante la kermesse. Ma Mondadori, la casa editrice più blasonata d’Italia, decide di non presentare candidati. Le polemiche non si fanno attendere e dalla cinquina dello scandalo emerge un vincitore inaspettato. Sebastiano Vassalli distanzia tutti ma soprattutto mette tutti d’accordo e conquista la gloria in un gioco mondano che non gli appartiene. Con la stessa velocità con cui raggiunge i salotti e il riconoscimento nell’appena restaurato Ninfeo di Valle Giulia, presto ne fugge per tornare alla sua vita di scrittore genuino e riservato. Nella sua amata campagna novarese continua a scrivere senza più partecipare a premi letterari, senza televisione ma con la sua stufa nuova, comprata con il “milione” dello Strega.

La cinquina dello scandalo è il frutto di un’indagine su un mostro sacro della letteratura contemporanea, si indagano le ragioni di quella nomina inaspettata nell’agognata rosa della cinquina, ci si addentra nelle polemiche che infuriarono nell’edizione del 1990 e si segue la figura di Vassalli, intellettuale e scrittore che preferirà ritirarsi dalle scene mondane piuttosto che sfruttarle.

Parlare di premi non è mai stato così intrigante.

Alberto Clementi

La puntata precedente: In nome della cultura mi ritiro – Visto si premi