Estremamente forte ed estremamente fragile: Teresa Battaglia in Fiori sopra l’inferno
Mi chiamo Teresa Battaglia, ho un segreto che non oso confessare nemmeno a me stessa, e per la prima volta nella vita ho paura.
In Fiori sopra l’inferno (Longanesi, 2018), Ilaria Tuti si addentra con il suo romanzo d’esordio con Longanesi in un thriller dal ritmo regolare e da un’ambientazione cupa, ponendo al centro una figura femminile estremamente forte ed estremamente fragile. Con questo romanzo è vincitrice del Premio Edoardo Kihlgren Opera Prima Città di Milano, finalista al POP (Premio Opera Prima) 2018 e al Premio NebbiaGialla per la letteratura noir e poliziesca 2018.
Ilaria Tuti è una scrittrice italiana che nasce a Gemona del Friuli, ha studiato Economia e nel tempo libero illustra per una casa editrice di piccole dimensioni. Nel 2014 vince il Premio Gran Giallo Città di Cattolica. La ragazza dagli occhi di carta (Nero Press, 2015), Ninfa dormiente (Longanesi, 2019), Luce della notte (Longanesi, 2021) e Figlia della cenere (Longanesi, 2021) sono i romanzi già editi con protagonista Teresa Battaglia di Fiori sopra l’inferno, dal quale è tratta la serie televisiva Fiori sopra l’inferno – I casi di Teresa Battaglia (febbraio 2023), che riprende con accuratezza le dinamiche narrative del romanzo e nella quale editoria e cinema si incontrano contribuendo, a distanza di cinque anni, al successo dell’opera.
Ilaria Tuti con Teresa Battaglia non ha creato un semplice personaggio, bensì una persona autentica e tridimensionale. Con la sua protagonista, Ilaria Tuti fa il miglior regalo che uno scrittore possa fare ai suoi lettori: qualcuno cui affezionarsi.
È così che Donato Carrisi commenta il romanzo di Ilaria Tuti.
Una narrazione che elogia la forza femminile
Fiori sopra l’inferno è un thriller psicologico in cui la protagonista Teresa Battaglia è un commissario che indaga gli strani eventi e crimini che avvengono a Travenì. Grazie alla sua esperienza e preparazione, capirà che questa ondata di omicidi non segue il modus operandi a cui lei è abituata. Qualcosa non torna. E Teresa farà di tutto per sventare gli attacchi del killer, anche combattendo con le sofferenze e le debolezze racchiuse dentro di lei.
Il suo romanzo è semplice ma tagliente. Affronta temi importanti mettendo al centro una figura femminile sulla sessantina che tenta di scappare da un futuro non molto lontano e da una malattia che non riesce nemmeno a pronunciare e ad ammettere a se stessa. Affronta la solitudine, la nostalgia di ciò che non ha più, arrivando a fare i conti con le sue paure, interfacciandosi con delle fragilità troppo dure da accettare. Col passare del tempo, Teresa rimarrà ciò che è sempre stata: una donna forte, dura con gli altri e con se stessa ma che subirà una climax di cambiamento, fronteggiando i suoi aspetti più intimi e una malattia che non vuole accettare.
Ilaria Tuti presenta una protagonista in tutta la sua umanità, elogiando la forza femminile che non si arrende, sottolineando come Teresa sia una donna forgiata da una vita austera con lei, che l’ha formata man mano, che le ha dato però il gusto della vittoria finale nel raggiungere i suoi obiettivi lavorativi a dispetto di un mondo segretamente – ma non più di tanto – maschilista.
Il nuovo volto del thriller italiano
Il ritmo lento ma lineare non lascia il lettore da solo e lo accompagna a scoprire i segreti di una donna “madre” e di un serial killer “padre”, entrambi soli, entrambi bisognosi di un qualcosa che non riescono ad accettare, un parallelismo di grande efficacia scandito da salti temporali che spiegheranno tutta la vicenda, entrambi in gabbia e in sofferenza. Il giallo ha tutte le caratteristiche perfette per un thriller coinvolgente: suspense e una climax che tiene con il fiato sospeso. La narrazione in terza persona cattura e introduce il lettore all’interno dell’ambientazione accanto alla protagonista e alle vicissitudini che susseguono.
Teresa Battaglia è un personaggio nuovo, una persona nuova, e Ilaria Tuti la rende viva e umana con tutte le sue sfaccettature. Non le risparmia nulla, ma le fa vivere ogni difficoltà che la vita le riserva e aspetta che il lettore si ritrovi in questo personaggio, si identifichi con le sue fragilità, con la sua forza e con il suo essere donna, in un viaggio introspettivo dal quale farsi travolgere. Una donna che parla di un’altra donna. Una donna forte e di carattere, che si ritrova a essere eroina nella sua quotidianità.
In Madre d’ossa, edito dalla casa editrice Longanesi in uscita il prossimo 6 giugno e al momento in preorder, sarà protagonista nuovamente il commissario Battaglia alle prese con ciò che la turba maggiormente in un infinito combattere con se stessa e con le sue paure. Non resta che aspettare che Teresa Battaglia si animi ancora in una nuova avvincente narrazione.
D’altronde, come affermato dalla stessa casa editrice, «la nuova promessa del thriller italiano è donna».