UNA COLLANA TIRA L’ALTRA. DODICI ESPERIENZE EDITORIALI
Presentazione di Anna Longoni
Edizioni Santa Caterina, 2009 – (Quaderni del Master di editoria ; 2), pp. 151
EURO 5.00
Edizione realizzata dai partecipanti al Master di primo livello Professioni e prodotti dell’editoria nell’anno accademico 2008-2009.
SOMMARIO
TESTI INTRODUTTIVI
Presentazione. Come i gatti sui tetti (ANNA LONGONI)
Premessa. Alla scoperta delle collane
UNA COLLANA TIRA L’ALTRA
– Una storia lunga sessant’anni. “I coralli” di Einaudi
(CATERINA NOBILE)
– Tra audacia e innovazione. “Universale Economica” di Feltrinelli
(IRINA BEZZI)
– Un lungo serpente di pagine. “Biblioteca Adelphi”
(DOMENICO ARENELLA)
– Una rivoluzione in tasca. “Oscar” Mondadori
(NICOLE PEZZOLO)
– La collana blu. “La memoria” di Sellerio (LAURA CALEBASSO)
– Un “Harmony” è per sempre. “Romanzi Harmony” Harlequin-Mondadori
(MANUELA RAGNI)
– Pagine a spilli. “Gl’Istrici” di Salani (ELEONORA ISELLA)
– Qualità e specializzazione: una necessità. La “Biblioteca dell’eros” di ES
(GIOVANNI CAPRIOLI)
– Navigare con la fantasia. “Il battello a vapore” di Piemme
(SILVIA PIANGERELLI)
– L’incanto del Natale. “Nativitas” di Interlinea
(ALESSIA DIANA)
– Quando l’editoria diventa una missione. “Le vie della storia” di San Paolo
(FABIANA BRUSCOLI)
– La scienza dei libri. “Galapagos” di Sironi
(FEDERICO MANICONE)
PRESENTAZIONE
Come i gatti sui tetti
Da qualche tempo, da quando le case editrici si sono trasformate sempre più in “industrie” del libro, il mondo della ricerca, accademica e militante, si è accorto di quanto sia importante indagare i modi della produzione editoriale di ieri e di oggi, quelli definitivamente scomparsi o quelli in via di trasformazione, non solo per fotografare il passato prima che se ne perda traccia ma anche, e soprattutto, per provare a capire quali strade debba seguire un’editoria che voglia continuare a essere, per usare le parole di G.C. Ferretti, «fabbrica produttiva» e insieme «officina culturale».
Il lavoro svolto dagli studenti del Master, che all’editoria guardano con l’interesse di chi vi cerca il proprio futuro professionale e insieme con la passione di chi crede che produrre libri significhi ancora, e nonostante tutto, fare cultura, vuole aggiungere un piccolo contributo a questa bibliografia recente e ancora molto incompleta ma che va via via arricchendosi di nuove voci.
Nella premessa ai loro saggi, dedicati a dodici collane di altrettanti editori, gli autori si augurano che il loro lavoro possa rappresentare «una piccola zattera» che permetta ai lettori di navigare in un mare, quello della produzione libraria, decisamente burrascoso: ci piace molto questa immagine perché ci riporta alla memoria una lontana e preziosa iniziativa, voluta nel 1942 da Valentino Bompiani. Nel pieno della seconda guerra mondiale, l’editore milanese decise di proporre per la prima volta al mercato italiano una collana con un formato che misurasse poco più di «un pacchetto di sigarette», per la precisione «cm 8×13»: la misura era sottoscritta, con fierezza, al nome della collana, “La zattera”, appunto. Voluta per «dare ai lettori un maggior numero di libri con la stessa carta e per eguale spesa; a un maggior numero di scrittori il libro nuovo o la ristampa; ingombrare meno i traffici; consentire a chi si muove più lieve peso, a chi combatte più svariate letture», la collana riusciva a rispondere a una precisa esigenza di mercato e, contemporaneamente, si proponeva di offrire ai naufraghi della guerra la salvezza della cultura (vi usciranno ventiquattro volumi: tra gli altri, testi di Alvaro, Linati, Montanelli, Ortese, Piovene, Zavattini). Un bell’esempio, insomma, di quel che può accadere quando si realizza quell’equilibrio tra «fabbrica produttiva e officina culturale».
Un equilibrio di cui il lettore troverà altri esempi nei capitoli di questo volume che parla di libri che finiscono per dialogare tra loro anche da una collana all’altra, proprio come accade sugli scaffali delle nostre librerie dove qualche volta personali criteri di ordinamento determinano i più inaspettati accostamenti: perché, per citare ancora Bompiani, nel nostro universo di lettori quasi sempre «come i gatti sui tetti, i libri fanno l’amore coi libri che incontrano». Fuori e dentro le collane.
ANNA LONGONI
PREMESSA
Alla scoperta delle collane
Cari lettori, abbiamo scelto di raccontarvi dodici collane in attività per capire meglio un aspetto fondamentale dell’editoria: dagli storici “Coralli” di Einaudi alla popolarissima “Universale Economica” di Feltrinelli, dalla raffinata “Biblioteca Adelphi” all’audace “Biblioteca dell’eros” di Es, passando per la rivoluzione degli “Oscar” fino ad arrivare ai libri per ragazzi degli “Istrici” di Salani e del “Battello a vapore” di Piemme, senza dimenticare realtà più piccole ma originali e sfiziose come quelle di “Nativitas” di Interlinea e “Galapagos” di Sironi oppure “Le vie della storia” di San Paolo o ancora due miti attuali come “Harmony” di Harlequin-Mondadori e “La memoria” di Sellerio.
Le collane sono importanti perché i libri sono tante perle: preziose e uniche ma collegate l’una all’altra da un filo sottile e indispensabile fatto di storia, emozione, pensiero e avventura. È quanto abbiamo scoperto, tentando anche di capire i legami tra la realtà storico-sociale del Paese e le scelte editoriali dei nostri piccoli e grandi editori. Ci siamo affacciati su un mondo in cui vorremmo operare presto e, sebbene non abbiamo trovato molto materiale d’archivio e di studio, speriamo di aver fornito almeno un primo approccio alle diverse collezioni trattate. I capitoli, ordinati seguendo la data di nascita, propongono sempre la scelta di un’immagine riconoscibile di copertina, una breve digressione storica su collana e casa editrice e un’attenzione agli aspetti grafici e paratestuali, segnalando i titoli che ci sono parsi più indicativi di ogni esperienza libraria. «Da tante cose dipende la celebrità de’ libri!» scriveva Manzoni, non da ultimo il loro stare in una collana piuttosto che in un’altra.
Speriamo così di aver procurato una piccola zattera per navigare e orientarsi tra i variegati vascelli di parole che viaggiano tra le onde di carta del mare, spesso burrascoso, degli scaffali di una libreria.
GLI AUTORI-STUDENTI DEL MASTER