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A proposito di libri – Recensione

Qual è il font più utilizzato per i libri pubblicati in Italia? Quanti tipi di carta esistono? Chi sono e come colpiscono i ladri di libri? Queste sono solo alcune delle domande a cui A proposito di libri dà risposta. Pubblicato il 3 giugno 2021, è il primo numero di COSE Spiegate bene, la nuova rivista del Post in collaborazione con la casa editrice Iperborea:

«Il primo numero, A proposito di libri, è destinato a tutti i lettori e appassionati di libri che ne amano i contenuti e vogliono sapere di più come sono diventati quell’oggetto di carta e come funzionano i percorsi che lo hanno portato nelle loro mani: le case editrici, le librerie, le scelte degli autori, e persino i font che usano».

Leggiamo libri o testi?

Come scrive Luca Sofri nell’editoriale, quando parliamo di libri spesso creiamo una sineddoche senza rendercene conto poiché ciò su cui ci stiamo concentrando è, in realtà, il contenuto. Il libro, invece, è il contenitore.

A partire dal sottotitolo, Come nascono e diventano questi oggetti di carta dove leggiamo storie, idee e mondi interi, Il Post e Iperborea propongono un volume in cui si incrociano la prospettiva storica, con approfondimenti sulle esperienze di Sellerio e di “Stile Libero”, lo sguardo al futuro che si fa sempre più presente – Marco Ragaini, publisher di Storytel, racconta come si producono gli audiolibri – e gli elementi tecnici che rendono gli appassionati di editoria dei veri esperti. Tutto ciò riguarda il contenuto e il passaggio “teorico” al contenitore.

Nella pratica, l’unicità di A proposito di libri sta nel “spiegare bene le cose”: come descrivere la carta, quali font vengono maggiormente utilizzati, come leggere le classifiche e, addirittura, come aprire la propria libreria.

A proposito di carta, colori di stampa e sedicesimi

A questo punto, dopo mesi di lezioni del Master in cui abbiamo acquisito, tra le diverse competenze, la descrizione tecnica di un libro, perché non cimentarci con A proposito di libri?

Il blocco libro è fresato, stampato su carta Shiro eco white di Favini in quadricromia. All’interno alcune pagine sono di colori differenti: rosa per gli approfondimenti di carattere tecnico-informativo, blu per i testi scritti da esperti del settore e un’unica sezione verde per i libri illustrati di Matteo Pericoli. Come ci hanno spiegato da The Passenger, è stato necessario fare una ristampa a stretto giro e dato che la carta Shiro eco white era esaurita, è stata sostituita con una Oikos di Fedrigoni.

La copertina flessibile è in carta Biancoflash di Favini. Le alette sono di colore azzurro, il dorso è rosa. Azzurro e rosa si ripetono, insieme al bianco, al verde e al nero sia nel blocco libro – le sezioni descritte sopra e gli occhielli – sia nelle illustrazioni di copertina. Tutte le tipologie di carta sono certificate Fsc: significa che «la produzione non ha devastato foreste e che gli alberi sono stati abbattuti secondo parametri ecologicamente sostenibili».

L’analisi da esperti conoscitori dei libri in quanto oggetti materiali è un plus che abbiamo imparato noi studenti del Master, ma non dobbiamo dimenticare che un libro è fatto anche dal suo contenuto. A proposito di libri è un testo che parla di contenuto e di contenitore e un libro che parla di libri e di testi. La lettura è coinvolgente e scorrevole tanto che arrivati alla fine del XV sedicesimo – pardon, a pagina 240 –, vorremmo che le pagine non finissero. Anche questa è una sineddoche.

Alice Faravelli

Si ringrazia The Passenger per le specifiche sulla carta e sulla tecnica di stampa.