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Carteggio inedito tra Eugenio Montale e Sergio Solmi: un’amicizia lunga più di sessant’anni

Il rapporto tra il poeta-critico Eugenio Montale e il critico-poeta Sergio Solmi è da considerare come uno dei legami più fecondi e importanti per la letteratura italiana del Novecento e, grazie al lavoro di Francesca D’Alessandro, oggi è possibile leggere – in maniera quasi del tutto inedita – il fitto carteggio che ha accompagnato più di sessant’anni di stretta e sincera amicizia.

Montale e Solmi si incontrano per la prima volta nel 1917: si trovano a Parma e sono entrambi dei giovanissimi allievi ufficiali di fanteria, in attesa di essere richiamati al fronte. Da qui ha inizio il notevole scambio epistolare che va dal febbraio 1918 fino al 1980, anno della morte di entrambi. 

Nel poderoso libro pubblicato alla fine del 2021 da Quodlibet, Eugenio Montale, Sergio Solmi. Ciò che è nostro non ci sarà tolto mai. Carteggio 1918-1980, D’Alessandro ha riunito 338 lettere che testimoniano la ricerca condivisa dell’identità da parte dei due grandi intellettuali. È emblematico il rapporto di grandissima fiducia e massima stima che Montale condivideva con Solmi: per lui, oltre a essere un talento critico di prim’ordine, Sergio era il lettore di fiducia a cui affidare gli abbozzi dei suoi scritti. Infatti, le lettere registrano come Montale avesse affidato a Solmi le prime carte di quella che poi sarebbe diventata la raccolta poetica Ossi di seppia. È proprio Solmi a mettere in contatto l’amico con l’editore Piero Gobetti, che pubblica nel 1925 la prima edizione di una delle opere più importanti del nostro Novecento letterario. 

In riguardo alla curatela di D’Alessandro, è curioso sottolineare la partecipazione del Centro per gli studi sulla tradizione manoscritta di autori moderni e contemporanei di Pavia alla ricerca e alla rinascita di tale carteggio. Su 338 lettere riportate, 38 (più una cartolina) provengono proprio dal Centro manoscritti pavese. Come si evince dal catalogo dell’archivio, esiste un fascicolo dedicato al carteggio che va dal 28 gennaio 1928 al 23 febbraio 1948 che contiene 28 lettere, di cui tre dattiloscritte, e due cartoline postali manoscritte. L’intera unità è conservata nel condizionamento originale, con le buste dove è indicato a matita “Solmi”. Queste lettere sono state donate da Montale a Maria Corti – insieme ad altro materiale – prima del 1979; successivamente sono state ordinate dalla dott.ssa Maria Antonietta Grignani, docente di Filologia italiana presso l’Università di Pavia e dal 2010 direttore del Centro manoscritti. In un’altra serie intitolata Carte sciolte si trova una lettera di Solmi a Montale, datata 21 gennaio 1923. Infine, tra il materiale giunto successivamente al 1982 grazie alla donazione di Gina Tiossi, governante di casa Montale, è presente un fascicolo di 3 lettere manoscritte e una cartolina postale inviata da Solmi che copre l’arco temporale che va dal 10 agosto 1925 al 15 gennaio 1974. Anche queste epistole sono conservate nella loro busta originale con la dicitura dattiloscritta “Lettere di Solmi”.

Il resto delle missive presenti nell’opera curata da Francesca D’Alessandro arriva dalla Fondazione Sapegno di Morgex: si tratta di 237 lettere montaliane e 61 di Solmi.

Il libro Eugenio Montale, Sergio Solmi. Ciò che è nostro non ci sarà tolto mai. Carteggio 1918-1980 è stato pubblicato a Macerata dalla casa editrice Quodlibet nella collana “Quaderni Quodlibet”, n. 61: il profilo di tale collana è molto elevato e ciò è evidenziato dalla copertina cartonata color sabbia, ricoperta da un’elegante sovraccoperta bianca con alette su cui è riportato, in caratteri graziati neri e rossi, il titolo. Misura 160 x 240 mm, conta LXXVII + 706 pagine e, all’interno di queste, presenta un inserto in carta patinata di 16 pagine dove sono riportate delle immagini a colori. Come riferito dall’editore, è in programma una ristampa anche in brossura.

La monografia costa €60 e si colloca egregiamente nel catalogo della casa editrice, che ha già precedentemente pubblicato libri e carteggi di Solmi. Inoltre, l’opera è stata sviluppata in collaborazione con Intesa Sanpaolo. 

Sul sito di Quodlibet si può leggere: 

Il carteggio è accompagnato da un saggio introduttivo che ricostruisce passo dopo passo la storia del rapporto tra i due interlocutori, da note di commento alle singole lettere, da un ricco sistema di indici. In appendice al volume si presenta un rilevante numero di articoli, recensioni e notiziari pubblicati anonimi o con pseudonimo da Montale e Solmi tra il luglio del 1925 e il dicembre del 1935, mai finora ricondotti ai due autori e individuati grazie alle indicazioni contenute nelle lettere.

La sezione d’appendice Prose inedite e ritrovate è a cura di Letizia Rossi.

 

Giulia Ottoni

 

Un ringraziamento alla casa editrice Quodlibet, che mi ha permesso di fotografare il libro in questione presso Book Pride 2022.