BookPride 2024: 5 segreti svelati alla fiera dell’editoria indipendente
Dall’8 al 10 marzo, presso il SuperStudio Maxi di Milano, si è tenuto il BookPride 2024. Diverse testate giornalistiche come “La Repubblica” hanno tirato le somme di questa ottava edizione: se l’entusiasmo dei visitatori (più di 19.000) è stato molto buono, più preoccupante è il quadro generale in cui versa la piccola e media editoria. Infatti, secondo Lorenzo Armando, vicepresidente dell’AIE e presidente del Gruppo Piccoli editori, c’è la necessità di una riforma strutturale e di aiuti finanziari da parte del governo.
Anche noi studentesse e studenti del Master, nonostante il clima di festa, abbiamo avvertito qualche malumore. Emblematica la frase di Gerardo Masuccio, editore di Utopia, che ci ha confessato: «Non è che non si legge poesia rispetto alla narrativa, non si legge proprio».
I dati sconfortanti registrati nel nostro Paese (6 italiani su 10 non leggono nemmeno un libro all’anno) sono in realtà uno dei tanti problemi. Si pensi, ad esempio, alla difficoltà per le case editrici emergenti di trovare visibilità in un mercato che sforna circa 80.000 novità all’anno, di cui la metà rimane quasi totalmente invenduta; oppure ai costi sempre più alti della materia prima e della distribuzione.
Tante le difficoltà, insomma. Ma noi che al Master studiamo per diventare parte di quegli “addetti ai lavori” dobbiamo guardare al futuro con fiducia. In che modo? Facendo tesoro delle lezioni tratte durante questa manifestazione. Dalle varie chiacchiere scambiate agli stand abbiamo raccolto 5 insegnamenti che di seguito condividiamo con le nostre lettrici e i nostri lettori:
- Non leggere con gli occhi, ma con tutti i sensi. La casa editrice Italo Svevo presenta libri di pregio, con copertina in carta di Fabriano e pagine “intonse”, legate l’una all’altra per lasciare a chi legge il piacere sensoriale di staccarle (usando, magari, il segnalibro della casa editrice pensato come un delicato taglierino). ABEditore, oltre al piacere tattile, pensa alla lettura come un’esperienza totalizzante, in cui ogni senso è coinvolto: il lettore, grazie ad alcuni espedienti grafici, si sente trasportato direttamente nel periodo storico dei classici di questa casa editrice.
- Se curi i dettagli, i lettori si cureranno di te. Matteo Del Santo, grafico di Industria&Letteratura, ci spiega l’importanza della scelta del formato, della disposizione del testo, della dimensione dei caratteri, del colore e delle immagini. I libri della collana “Poetica” si presentano quadrati, elemento che fa risaltare al meglio i versi lunghi delle loro pubblicazioni; oppure la rivista “layOutmagazine”, diretta da Demetrio Marra, che presenta le immagini ruotate di 180°: un modo sapiente di valorizzare il repertorio iconografico come fosse la «curatela di una mostra».
- Sperimenta e qualcuno ti sperimenterà. Hollow Press, casa editrice che definisce le proprie pubblicazioni di genere «dark weird fantasy», ha una nicchia di lettori fedeli. Il motivo? La specificità dei libri proposti: le leggi dell’universo generalmente conosciute vengono scardinate per condurre il lettore alla scoperta, indizio dopo indizio, di una realtà nuova. Il game designer Simone Alberto Grifone svela la grande autonomia da parte di autori e illustratori, liberi di inventare generi e narrazioni: ne è un esempio Vermis, titolo progettato come un manuale di un videogame che di fatto non esiste. L’atto creativo giusto per dare un’atmosfera al racconto.
- Non è mai troppo tardi per realizzarsi. Se si ha un’idea in cui si crede veramente, non si è mai troppo vecchi per realizzarla. Ce lo insegnano Matteo Bianchi e Alessandro Cattelan, fondatori di Accento edizioni, che investono molto negli esordienti di qualunque età.
- Se pubblichi con amore, il pubblico ti amerà. Gerardo Mastrullo, editore de La Vita Felice, non ha parlato di libri, ma di innamoramenti. Ad esempio, alla prima lettura del poeta Ryōkan, si è appassionato tanto da volerne subito pubblicare una raccolta. Ciò è avvenuto quando in Italia la poesia giapponese era quasi del tutto sconosciuta: per questa scelta è stato premiato nel tempo da lettori e lettrici interessati alla cultura nipponica e non solo.