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Quel che stavamo cercando, un’esperienza digitale

Quel che stavamo cercando è un saggio composto da 33 frammenti, in cui Alessandro Baricco suggerisce una propria lettura della pandemia: «Se la Pandemia è un urlo, cosa stiamo urlando? Lo vogliamo veramente sapere […]?» recita il frammento 20.

Cerca un senso, andando oltre la cronaca e tentando di ricondurre l’analisi dell’effetto pandemico dal particolare, il virus, il fatto, cioè la sua manifestazione concreta, al generale, la sua interpretazione teorica, in chiave mitica.

Baricco propone di provare a comprendere la Pandemia – si noti la maiuscola, ricorrente in tutto il saggio, a sottolineare la personificazione del concetto – come una “creatura mitica”:

Molto più complessa di una semplice emergenza sanitaria, essa sembra essere piuttosto una costruzione collettiva in cui diversi saperi e svariate ignoranze hanno lavorato nell’apparente condivisione di un unico scopo.

E continua nel frammento successivo:

Le creature mitiche sono prodotti artificiali con cui gli umani pronunciano a se stessi qualcosa di urgente e vitale. Sono figure in cui una comunità di viventi organizza il materiale caotico delle proprie paure, convinzioni, memorie o sogni.

Secondo la lettura di Baricco, la pandemia – non il virus – è dunque prodotto degli umani e figlia della civiltà digitale, che egli chiama Game, in cui è stata creata: «un contagio delle menti prima che dei corpi».

Nel frammento 16, infatti, si legge:

Si può dire che quasi tutte le scelte, di ogni tipo, fatte dagli umani negli ultimi cinquant’anni sembrano fatte apposta per creare le condizioni di una pandemia. […] Abbiamo ricostruito un Tutto, anzi, diversi Tutto.

 

La pubblicazione

 

Suscita interesse l’iter di pubblicazione del saggio. Quel che stavamo cercando è stato pubblicato in forma cartacea da Feltrinelli nel gennaio 2021, ma era stato già reso disponibile il 22 ottobre 2020 in formato digitale per lo smartphone: al libro si può accedere gratuitamente cliccando qui.

Il concept è stato creato dalla web agency torinese dieci04 di Sebastiano Iannizzotto e Valentina Rivetti, con l’obiettivo di dare vita a un libro intimo e piccolo, ma in una concezione ossimorica: da una parte si garantisce la sua fruizione gratuita a tutti tramite il formato digitale, dall’altra si sottolinea la volontà che «la lettura resti qualcosa di intimo» da fare sul proprio smartphone.

 

Fotografia di dieci04 (fonte Instagram)

 

I 33 frammenti sono divisi in 6 sezioni, una pagina per frammento, e si possono leggere sia secondo l’ordine dato dallo scrittore, scorrendo verso il basso, sia in maniera tematica, cliccando sui cerchi che pulsano sotto alcuni frammenti. Ciò permette a ognuno di creare dei percorsi di lettura differenti, disegnando connessioni molteplici. Inoltre, è possibile ascoltare la voce di Alessandro Baricco che legge.

 

Frammento XXIV

 

Dunque, la forma del frammento si rivela adatta allo stile riflessivo del libro intimo e, data la sua peculiare mancanza di organicità, scardina la struttura del saggio. Nello stesso tempo, il frammento permette di sfruttare tutte le potenzialità offerte dal formato digitale, evidente nella possibilità di collegarli con un solo click, creando così una composizione ramificata, ma anche nella funzione di condividere istantaneamente il singolo frammento sulle principali piattaforme social.

Si tratta, pertanto, di un’operazione interessante perché il saggio risulta pensato innanzitutto per il supporto multimediale, per lo smartphone, e non segue il solito iter dell’e-book, come semplice trasposizione del testo cartaceo.

Non sembra un caso che questo ribaltamento dell’iter canonico sia avvenuto per un saggio in cui si afferma la necessità di pensare la “Pandemia”, e quindi potremmo dedurre anche il libro, in modo digitale.

Martina Bua