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Un padre quasi perfetto

di Giulia Maurelli

Rossana Campo
Dove troverete un altro padre come il mio
Collana: Scrittori
Ponte alle Grazie, 2015
p. 160, 13 €

padre2-200x300«In pochi momenti, ho rivissuto tutto, ho risentito tutto quello che ha significato per me avere mio padre come padre. L’allegria, l’apertura, l’anarchia, la tenerezza, la forza di essere diversi, e mescolato a tutto questo, il suo rovescio, la paura, l’angoscia profonda di essere quello che eravamo e di non essere come gli altri, di non stare dalla parte dei normali

Così Rossana Campo nel suo ultimo romanzo intitolato Dove troverete un altro padre come il mio (edito da Ponte alle Grazie, 160 pagine, 13 euro) ci trascina nella sua vita, apre uno squarcio su di essa e chiede a noi lettori di ascoltarla.

In una sorta di urgenza, di bisogno interiore, quasi un’elaborazione del lutto teso al ritrovamento di una parte di sé, la scrittrice si abbandona al racconto della figura paterna appena scomparsa, Renato. Nascono così pagine ricche di frammenti di vita, in cui il padre viene ricordato nella sua straordinarietà: uomo ribelle, incapace di stare alle regole, spaccone, incostante, solare, ma allo stesso tempo tremendamente fragile, segnato da un’infanzia infelice e da importanti problemi con l’alcol. Emerge in modo chiaro il rapporto ambivalente della scrittrice nei confronti di Renato, verso il quale prova un’immensa gratitudine per essere stato il suo maestro di vita, per averle insegnato la dignità, l’indipendenza, l’importanza di credere nelle proprie idee, ma anche una rabbia feroce per tutta la sofferenza provocata a lei e alla sua famiglia a causa del suo alcolismo. Come rapportarsi con chi percepiamo come identico a noi, nel quale ci rispecchiamo non solo fisicamente, ma anche caratterialmente e che, allo stesso tempo, è la nostra principale fonte di dolore, colui che con le sue azioni ha inevitabilmente segnato la nostra vita? Ma soprattutto, come rapportarsi con la sua memoria? Rossana Campo lascia che i sentimenti, a volte contradditori, scorrano liberamente dentro di lei e attraverso le sue pagine, nelle quali cerca di dare un nome alle emozioni che prova. In una sorta di film found footage, attraverso una serie di memorie personali, la scrittrice ricostruisce la vita della sua famiglia con una sincerità sconcertante, senza nascondere nulla, dando alle cose il proprio nome senza alcuna vergogna o imbarazzo: Renato era un alcolista e li ha fatti soffrire, ma non era solo questo. Con il suo lessico colorito, forse troppo, e una sintassi “sregolata” l’autrice compie un grandissimo lavoro su se stessa, riappacificandosi con la memoria di Renato e rendendo noi lettori testimoni di questo incontro.

Fonte foto: http://www.lafeltrinelli.it/libri/rossana-campo/dove-troverete-un-altro-padre/9788868330675