Edizioni Santa Caterina,  Quaderni del Master di Editoria

Una collana tira l’altra, dodici esperienze editoriali

Da qualche tempo, da quando le case editrici si sono trasformate sempre più in “industrie” del libro, il mondo della ricerca, accademica e militante, si è accorto di quanto sia importante indagare i modi della produzione editoriale di ieri e di oggi, quelli definitivamente scomparsi o quelli in via di trasformazione, non solo per fo­tografare il passato prima che se ne perda traccia ma anche, e soprattutto, per provare a capire quali strade debba seguire un’edito­ria che voglia continuare a essere, per usare le parole di G.C. Fer­retti, «fabbrica produttiva» e insieme «officina culturale».

Il lavoro svolto dagli studenti del Master, che all’editoria guar­dano con l’interesse di chi vi cerca il proprio futuro professionale e insieme con la passione di chi crede che produrre libri significhi an­cora, e nonostante tutto, fare cultura, vuole aggiungere un piccolo contributo a questa bibliografia recente e ancora molto incompleta ma che va via via arricchendosi di nuove voci.
Nella premessa ai loro saggi, dedicati a dodici collane di altret­tanti editori, gli autori si augurano che il loro lavoro possa rappre­sentare «una piccola zattera» che permetta ai lettori di navigare in un mare, quello della produzione libraria, decisamente burrascoso: ci piace molto questa immagine perché ci riporta alla memoria una lontana e preziosa iniziativa, voluta nel 1942 da Valentino Bompia­ni. Nel pieno della seconda guerra mondiale, l’editore milanese de­cise di proporre per la prima volta al mercato italiano una collana con un formato che misurasse poco più di «un pacchetto di siga­rette», per la precisione «cm 8×13»: la misura era sottoscritta, con fierezza, al nome della collana, “La zattera”, appunto. Voluta per «dare ai lettori un maggior numero di libri con la stessa carta e per eguale spesa; a un maggior numero di scrittori il libro nuovo o la ri­stampa; ingombrare meno i traffici; consentire a chi si muove più lieve peso, a chi combatte più svariate letture», la collana riusciva a rispondere a una precisa esigenza di mercato e, contemporanea­mente, si proponeva di offrire ai naufraghi della guerra la salvezza della cultura (vi usciranno ventiquattro volumi: tra gli altri, testi di Alvaro, Linati, Montanelli, Ortese, Piovene, Zavattini). Un bell’e­sempio, insomma, di quel che può accadere quando si realizza quel­l’equilibrio tra «fabbrica produttiva e officina culturale».
Un equilibrio di cui il lettore troverà altri esempi nei capitoli di questo volume che parla di libri che finiscono per dialogare tra lo­ro anche da una collana all’altra, proprio come accade sugli scaffa­li delle nostre librerie dove qualche volta personali criteri di ordi­namento determinano i più inaspettati accostamenti: perché, per citare ancora Bompiani, nel nostro universo di lettori quasi sempre «come i gatti sui tetti, i libri fanno l’amore coi libri che incontra­no». Fuori e dentro le collane.

Collana Quaderni del Master di editoria
Edizioni Santa Caterina, 2009
pp. 151
ISBN 978-88-96120-20-0
5€

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