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L’estate rapita – La scrittura collettiva ai tempi della pandemia

 

È il 2019. Nella 2°A del Liceo delle Scienze Umane Adelaide Cairoli si respira aria di cambiamento. Diversi ragazzi sono approdati in questo nuovo istituto provenienti da realtà scolastiche estremamente differenti. Quando si è adolescenti può non essere facile entrare in un nuovo luogo e farsi accettare per ciò che si è: ci sono limiti da superare, barriere da infrangere, e l’intero processo può risultare estremamente complicato. A unire le menti dei giovani alunni è un’idea efficace per quanto semplice: un laboratorio di scrittura, che abbia come obiettivo finale la realizzazione di un libro.

 

Un lavoro di squadra

Nasce così L’estate rapita, il prodotto finale degli sforzi di una classe del liceo che mai avrebbe immaginato di poter arrivare a questo risultato. Un lavoro collettivo per il quale gli studenti sono stati coinvolti e coordinati dalla Prof.ssa Paola Bonvecchio, che si è occupata della parte organizzativa, lasciando ai suoi alunni il compito di gestire sia la parte di scrittura sia la parte grafica.

La modalità di pubblicazione scelta è stata quella del self-publishing tramite il sito di auto pubblicazioni lulu.com. Una scelta al tempo stesso pratica e funzionale in quanto ha permesso, pur senza il supporto di una casa editrice tradizionale, di realizzare un libro in piena regola e di avere anche supporto per quanto riguarda sia la parte di promozione sia la distribuzione sui canali principali di vendita online come Amazon.

«All’inizio non è stato facile coordinarsi» spiega Giulia Furlan, una delle rappresentanti di classe, «ma dopo un po’ ci siamo abituati e le cose sono venute meccanicamente». La maggior parte del lavoro è stata svolta nelle ore extra scolastiche, richiedendo dunque uno sforzo ulteriore da parte dei giovani autori i quali, però, non si sono scoraggiati e sono riusciti a completare un lavoro collettivo a molteplici mani. «Tutte le scelte, sia a livello di trama sia a livello di veste grafica, sono state effettuate tramite delle votazioni e sono sempre state condivise dal gruppo» continua Furlan. Ed è proprio la creazione e l’integrazione di tutti all’interno del gruppo uno degli obiettivi perseguiti da questo progetto sviluppato nel corso di due anni di lavoro.

 

L'estate rapita

 

Non solo giallo

Il primo passo è stato quello di scegliere il genere letterario sul quale lavorare e, dopo aver scartato il racconto e la novella, la classe si è orientata sul romanzo. Un genere che ben si adattava allo spirito collettivo del lavoro, perché avrebbe permesso a tutti di lavorare e, quindi, di comunicare con ogni membro del gruppo, evitando la formazione di cerchie troppo chiuse. Il genere che ha riscosso più consensi, alla fine, è stato il giallo. Per prepararsi al meglio gli studenti si sono cimentati con la lettura di diversi titoli all’interno del genere stesso, ma ciò che ne è uscito è un lavoro che si è aperto anche a diverse contaminazioni.

L’estate rapita, infatti, mette in scena una storia nella quale il romanzo giallo è al servizio di un contesto nel quale fanno capolino anche la storia d’amore e il racconto di formazione. La trama si sviluppa in Irlanda, un paesaggio a tratti angusto e inospitale, nel quale si dipanano le vicende dei protagonisti, adolescenti come gli autori del romanzo, che all’interno dell’opera avranno modo di fare i conti con ciò che significa crescere. Una crescita non semplice, condita da una serie di avventure e da un mistero da risolvere che metterà alla prova i personaggi fino alla fine.

 

Scrivere significa crescere

Il romanzo scritto dai ragazzi del liceo Cairoli rappresenta un esempio ben riuscito di scrittura collettiva: un progetto che è stato in grado di stimolare nei giovani autori che l’hanno creato il piacere della scrittura e della lettura. Un esperimento che ha centrato il suo obiettivo, dunque, ma che soprattutto ha fatto in modo che una classe formata da singoli individui diventasse un gruppo inclusivo, capace di accettare l’altro e di lavorare come una squadra.

Luca Ngoi