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Cuori selvaggi. Il Salone Internazionale del Libro 2022

Maggio rappresenta da sempre un mese particolarmente importante per i lettori. Ancor di più, quest’anno lo è stato per noi cuori selvaggi in tempi inquieti, in balia di turbolenze, alla continua ricerca di un solido appiglio che solo la letteratura può concedere. La necessità di immaginare le moltitudini di realtà nascoste tra le pagine di libri non ancora letti rappresenta senza dubbio il denominatore comune per le oltre 15mila persone accorse a Lingotto Fiere in Fiera internooccasione della XXXIV edizione del Salone Internazionale del Libro, tenutosi dal 19 al 23 Maggio.

 La città di Torino fa da sfondo al connubio di cultura, dialogo e tolleranza che da sempre contraddistingue l’evento. Scrittori, giornalisti, lettori ed editori riuniti, per cinque giorni, sotto un unico tetto all’insegna della sostenibilità e della divulgazione. 

La manifestazione è stata più grande che mai con un ampliamento degli spazi a quasi 110mila metri quadrati. Tra le grandi novità di questa edizione anche il Bosco degli scrittori, uno spazio composto da più di mille alberi che, creando un’atmosfera incredibile, ha agevolato una riflessione profonda sulla problematica dell’ambiente e ha manifestato la necessità di condividerla con il grande pubblico. L’obiettivo dunque è sensibilizzare i lettori e orientarli consapevolmente verso uno stile di vita sostenibile. In un piccolo anfiteatro che pone in stretta connessione l’uomo e la natura, si è proposta una stimolante considerazione sui cambiamenti climatici da parte di una delle più importanti penne internazionali: Amitav Ghosh. Un autore estremamente interessante e disponibile, che ha concesso a noi studenti del Master un incontro privato di cui presto sentirete parlare.

Incontro Ghosh

  Con un fitto programma, composto da più di 1550 eventi, la manifestazione culturale per eccellenza ha soddisfatto i lettori di tutte le età con incontri per le scuole, presentazioni di libri, conferenze sullo stato dell’editoria e incontri con i finalisti del premio Strega europeo.

LibriEvento unico in ogni sua edizione, lo è stato ancor di più nel 2022, che riapre al pubblico dopo lo stop dovuto alla pandemia con 893 editori e 542 stand, facendosi promotore di messaggi importanti di pace e speranza. Si evince dal manifesto, curato dall’autore e illustratore italiano Emiliano Ponzi, che invita la comunità di lettori e lettrici a ricercare e rivendicare la non così scontata libertà. Questo è l’elemento caratterizzante che lega le letture, la letteratura illustrata, gli spettacoli e i concerti del fine settimana dedicato al Salone.

In particolare la Casa della Pace è stato uno spazio dedicato all’informazione sulle iniziative territoriali a sostegno dell’Ucraina, all’interno del quale voci autorevoli come Nello Scavo, Cecilia Sala e molti altri hanno raccontato e dialogato sulla guerra. Il Salone ha inoltre cooperato con l’Ukrainian Book Institute e la Federation of European Publishers per sostenere un progetto di crowdfunding con l’obiettivo di stampare libri per tutti i bambini ucraini in fuga dalla guerra.

Che la fiera del libro di Torino sia un importante punto di ritrovo per i lettori è chiaro, ma forse lo è ancor di più per gli editori che già nei primi giorni hanno registrato un boom delle vendite: la casa editrice e/o ha venduto più di 700 libri nelle prime 48 ore, mentre il gruppo Mondadori parla di un +35% rispetto ai primi giorni del 2021. Un Salone da record, insomma, dove fin da subito è stato calcolato un incremento di circa il 4%  dei visitatori rispetto alle scorse edizioni, come testimoniano le code interminabili all’ingresso.

 Il Salone del Libro rappresenta una libreria atipica, un contatto diretto tra i due antipodi della filiera, i lettori e gli editori, separati questa volta solo da un enorme pila di libri da toccare, da commentare e da scegliere con cura.  

Da studenti che si affacciano pian piano a questo splendido e complesso mondo, dove la conoscenza, l’immaginazione, l’incontro e la bellezza delle parole si intrecciano inesorabilmente, il Salone 2022 ha rappresentato per noi un vero e proprio banco di prova nel mondo editoriale: siamo stati in grado di guardare con occhi diversi, di partecipare attivamente e abbattere il muro, talvolta anche di timidezza, che ci separava da chi sta dall’altra parte dello stand, considerando il libro non più solo dal punto di vista del lettore, ma da quello dell’editore. Ne ho avuta piena prova quando, rivolgendomi alla mia collega Chiara, non ho chiesto di cosa parlasse il libro bensì: «Secondo te qual è la grammatura di questa copertina in carta patinata lucida?»

 

Barbara Caristia

 

Se vuoi saperne di più, ascolta il nostro podcast “Come cactus a Pavia”: il terzo episodio è dedicato proprio al Salone internazionale del libro di Torino!

 

Torino, Lingotto 19 05 22
Salone del Libro di Torino
©Chiara Pasqualini, Alessandro Fucilla/MIP